Gli otto Rami dello Yoga (ASANA)
Gli otto Rami dello Yoga, ovvero Ashtanga Yoga, parola composta che deriva da Ashta = otto, Anga = ramo, Yoga = unione.Sono i seguenti :
- Yama: etica, principi universali
- Niyama: auto-osservazione
- Asana: posture
- Pranayama: far entrare l’energia dentro di sè
- Pratyahara: ritiro dei sensi
- Dharana: concentrazione
- Dhyana: meditazione
- Samadhi: illuminazione, stato di beatitudine e pace
Vorrei tenere per ultimi i primi due rami e cominciare dagli ASANA.
Gli asana (posizioni, posture) sono circa 82.000 di cui 12 sono gli asana regine. Ogni Asana lavora sulla parte fisica, mentale e sui Pancha kosha:
- Annamaya kosha (corpo fisico)
- Pranamaya kosha (Corpo energetico)
- Manomaya kosha (corpo mentale)
- Vijnanamaya kosha (corpo psichico superiore)
- Anandamaya kosha (corpo di beatitudine)
Inoltre tiene pulite le Nadi (canali energetici) che sono 72000; gli asana aiutano a tenere pulito sia il corpo grossolano sia quello sottile e ci preparano per gli altri rami.
Gli Asana sono l’inizio della nostra pratica, ed in questa pratica bisogna prestare molta attenzione poiché può mostrarsi l’ego dell’essere troppo bravi, o semplicemente l’opposto, che prevaricherà sulla nostra pratica.
Gli asana mettono a dura prova il nostro corpo, la nostra mente, ci fanno capire esattamente come stiamo , dove siamo a livello fisico e mentale.
Il più delle volte siamo sconfortati nell’ eseguire le posizioni poiché non riusciamo ad eseguire anche quella più semplice, ma dobbiamo invece perseverare con calma e tutto arriva dolcemente.
Gli asana sono accettazione e perseveranza e aiutano il corpo a stare flessibile, lavorando sul sistema circolatorio ed endocrino nonché sui visceri.
Ogni asana finale ha una posizione modificata che si può adeguare a tutti, così da non ghettizzare lo yoga ad alcuno.
Siamo solo all’inizio della nostra pratica, stiamo per imparare a camminare e come ben si sa cadremo molte volte e più cadremo più ci rialzeremo vittoriosi e consapevoli.
Non fermiamoci solo agli asana. Il metodo Yoga è una scienza basata sugli otto rami e rimanendo egoicamente ancorati a questo si tradurrà in una semplice ginnastica, mentre il nostro viaggio è all’inizio, verso la scienza, la consapevolezza e l’arte.
Il metodo Yoga di Pantajali è ben chiaro prima di passare a Pranayama, Pratyahara, Dharana, Dhyana dobbiamo essere stabili negli asana. Sono scalini da fare con calma, assaporando ogni momento.
Buona lettura
Massimiliano Cadenazzi