KUMBHAKA – TECNICA DI RITENZIONE DEL RESPIRO

Cosa è la ritenzione del respiro Kumbhaka?

Questa tecnica, in sanscrito denominata Kumbhaka, è tanto particolare quanto meticolosa deve risultare la preparazione a essa. In considerazione delle importanti reazioni psicofisiologiche che questa tecnica scatena, infatti, è di rigore la prudenza, ed è necessario – soprattutto in assenza di una guida qualificata – sapere esattamente ciò che accade, quando si blocca il respiro.

Occorre quindi partire dal presupposto che gli esseri umani sono, normalmente, capaci di trattenere il respiro appena per un periodo compreso tra i 25 e i 75 secondi. Solo gli esperti e i professionisti nel campo dell’apnea, infatti, possono rimanere in questo stato per diversi minuti. Un motivo in più per non prendere questa pratica con leggerezza.

Quali sono gli Obiettivi del Kumbhaka?

La ritenzione del respiro provoca innanzitutto una liberazione di energia Prana nel corpo, seguita da una sua migliore ripartizione in tutto l’organismo. Nel caso degli Yogi questa energia è indirizzata verso le parti del corpo, dove essi giudicano sia necessario inviarla. 

Come si articola la respirazione polmonare esterna?

La respirazione abituale comprende soltanto due fasi: inspirazione ed espirazione. Aggiungendone però altre due, si darà luogo a una respirazione in quattro tempi così ripartiti:

Rechaka: espirazione (la fase più importante);

Kumbhaka a vuoto (Bahya);

Puraka: inspirazione (la cui efficacia dipende dalla prima);

Kumbhaka a polmoni pieni (Antara).

Dalla modificazione di ciascuna di queste fasi nascono i vari esercizi di Pranayama.

Per qualsiasi informazione e delucidazione e per tenere dei workshop potete contattarmi al 340.81.96.657

Scritto da Massimiliano Cadenazzi

JIGYASA HAMSA JACOB MASSIMILIANO CADENAZZI Fondatore Shanta Pani School ITALIA Fedele al precetto delle sacre scritture dello Yoga e dei Vedanta, si attiene al metodo Yoga di Patanjali – “lascia fluire, lascia scorrere dentro di te la pratica, rispettando il tuo essere, nessuna forzatura deve esserci, neppure nella tua persona” – è formatore principale di Shanta Pani School. Ha fondato la prima rete di Centri Olistici in Italia che si avvale di operatori qualificati in più campi del Benessere Psicofisico (www.shantapanischool.com). Ha ideato e realizzato, coadiuvato da un gruppo d’insegnanti Yoga e operatori olistici, il primo FREE YOGA FESTIVAL in Italia, che si prefigge anche il compito di raccogliere fondi che vengono devoluti in beneficienza. Ha pubblicato “PENSIERI FOLLI DI UN MAESTRO YOGA” e “DIALOGHI TRA UN MAESTRO E UN VIAGGIATORE”. Ha messo in scena ”PENSO POSITIVO MA NON VUOL DIRE CHE NON CI VEDA” e ”DIO, L’UOMO E LE RELIGIONI”, entrambe piece teatrali interattive. COMPETENZE Ha a suo carico più di 35 anni di esperienza nello Yoga. Ha frequentato gli Ashram di Sivananda e Ananda e molteplici corsi con Manju Jois. Il suo percorso, inoltre, è arricchito da una ricerca continua frequentando scuole di Iyengar Yoga, Ashtanga Vinyasa Yoga, Kundalini Yoga, Raja Yoga. È insegnante certificato YOGA ALLIANCE E-RYT200, RYT500, RCYT, RPYT e YACEP. È insegnante Yoga donne in gravidanza e per bambini secondo il metodo Junghiano, riconosciuto dallo Y.A.N.I. E’ terapeuta in Ayurveda e specializzato nell’utilizzo delle piante officinali È specializzato in tecniche di rilassamento e pratiche decontratturanti, abilitanti per un trattamento terapeutico generale. È istruttore di Pilates Mat. È operatore di Kinesiologia Applicata ed esperto in Trigger Point e Kinesiotaping. Svolge seminari e anima scuole di formazione per vari centri in Italia, presso le sedi in Italia e la Scuola Ananda Ashram di Milano.

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