YOGA QUESTO SCONOSCIUTO
Lo yoga visto dal punto di vista odierno è semplicemente e prettamente fisico almeno per il 90%.
Parliamo oggi dello yoga. Cercherò di essere breve e coinciso, poiché l’argomento è complesso e articolato.
Il primo punto che vorrei spiegare è che lo yoga non è esercizio solo fisico, ma è uno dei tanti punti di questa millenaria filosofia, una filosofia per trovare una centratura ed eseguire uno scrab delle proprie strutture mentali. Chi fa Yoga, dall’insegnante all’allievo, dovrebbe leggere le sacre scritture, farle sue, coltivarle assimilarle eseguirle; le sacre scritture sono importanti più di quanto tu creda. La loro importanza non è data da una attinenza con Dei e affini. Dovremmo tutti leggere i Sutra di Pantajali, meditare su di essi; ci vuole una vita intera per leggerli tutti e meditarci consapevolmente, ma qui si è rimasti fermi e stoppati solo ad un mero esercizio fisico.
Il solo esercizio fisico, YOGASANA, porta solo ad aumentare il proprio ego già smisurato, apparenza solo apparenza e superficialità, ma l’esercizio fisico ci risulta più facile che vedere i propri mostri interni ed affrontarli in modo sistematico e consapevole.
Ma il resto dove è finito? il Pranayama è la base dello Yoga e della vita, il semplice respirare con consapevolezza, l’essere presenti nell’ascolto, nel ritenere l’energia e nel ritenere il vuoto, il respiro. Dove è finito il Pranayama? Sparito nel puro egocentrismo dell’esercizio fisico, nel dimostrare a sè stessi e agli altri quanto si è bravi a fare gli asana. Comunque sta di fatto che il Pranayama deve essere praticato per unire la mente al corpo, per assumere una concentrazione e un ritiro dei sensi che va oltre al corpo fisico e mentale, per entrare in uno stato di ascolto universale.
La cosa più importante del vero yoga è che ti fa conoscere cose talmente profonde di te stesso che rifuggi dall’idea di vederle e di affrontarle, quindi pratichi solo asana e più in la non vai. Se trovi sulla tua strada un vero Maestro ti metterà sempre alla prova mentalmente e non fisicamente, scaverà talmente tanto dentro di te che potrai provare odio nei suoi confronti; con certezza alcune volte vorresti non mai averlo incontrato perché ti farà vedere talmente tanto il tuo essere che tu vorrai scappare; lui non ti giudica ma lui sa. Questo è un vero maestro e non un insegnante di ginnastica, tu sei attorniato da insegnanti e non da Maestri. Ricorda che ad un certo punto il maestro ti allontana perché sente che stai diventando dipendente da lui e lo Yoga non vuole dipendenze da esseri umani.
Ti assicuro caro lettore che lo Yoga è molto di più di quello che ti fanno credere, perché neppure loro sanno cosa sia. Io dopo 38 anni di Yoga comincio ora ad intravedere qualcosa, lo Yoga è un allenamento alla vita, a vedere chi sei, a respirare, ad entrare in contatto con l’universo, ad ascoltare il respiro della terra, a guardare tutto ciò che ti circonda e non, provando un senso di ammirazione e rispetto smisurato e infinito.
Guarda i tuoi atteggiamenti, gli atteggiamenti del tuo insegnante, guardali bene, ascoltali. La maggior parte di volte non sono né tuoi né suoi, ma sono costruiti dalla Mente che ti sta raccontando un sacco di bugie.
Namaskar cari amici e che l’universo ascolti sempre il nostro respiro dentro il suo.
Massimiliano Cadenazzi